Zero rischi
—I big saranno pronti ad entrare in corsa. Soprattutto se dal Maradona dovessero rimbalzare un certo tipo di notizie. A quel punto, l’Inter non potrà permettersi altri errori. I cambi riguarderanno chi ha più bisogno di minuti, chi di trovare brillantezza. Chi, magari, potrebbe correre qualche rischio, verrà risparmiato. Lautaro e Frattesi, ad esempio, sono stati convocati, dopo aver svolto la rifinitura in gruppo. Non ci saranno, invece, quindi, né Pavard nè Zielinski, che anche ieri hanno lavorato a parte. Il francese è tornato ad avvertire qualche fastidio alla caviglia e non si sente del tutto sicuro negli appoggi. Il polacco è affaticato. I 9 giorni che mancano alla sfida con il Psg dovrebbero essere sufficienti per una piena ripresa di entrambi. Con ogni probabilità saranno anche loro a Como, ma solo come spettatori.
Tutte le scelte
—Per compiere le sue scelte, è probabile che Inzaghi abbia valutato il comportamento dei suoi con Torino (e Verona) rispetto a quello con la Lazio. Contro i granata, infatti, si è vista un’Inter leggera e capace di colpire al momento giusto, per poi tenere il risultato. Con i biancocelesti, invece, la squadra ha dato l’impressione di essere più pesante e preoccupata. La differenza è che, nel primo caso, in campo c’erano soprattutto i rincalzi, mentre nel secondo hanno trovato spazio i titolari. Probabile, allora, che, anche inconsciamente, il pensiero di Monaco – e quindi il timore di farsi male e perdere la finale – abbia finito per condizionarli, spingendoli ad entrare in modalità gestione una volta in vantaggio. Chissà che anche stavolta, allora, l’incastro non possa rivelarsi giusto. Tutto lascia credere che si rivedrà Zalewski in posizione più avanzata, da secondo trequartista in coppia con Correa, alle spalle di Taremi. Contro il Toro è stata una variante tattica che ha fatto la differenza, anche al di là della prodezza del polacco in avvio.
In ogni caso, Inzaghi è il primo a voler chiudere il campionato con una vittoria, evitando anche il pericolo di un aggiunger un ultimo rimpianto. Conquistare la Champions, però, resta il modo migliore dei modi per rispondere a Conte. Le cui dichiarazioni di ieri non sono state particolarmente apprezzate, visto che hanno dato l’impressione di voler sminuire il percorso nerazzurro in Europa. Non sarebbe una sorpresa, allora, se il tecnico piacentino le usasse per caricare la sua truppa", si legge.
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