L’Inter ha subito in quattro giorni due colpi che la fanno vacillare: campionato riaperto e Coppa Italia perduta. Al di là dell’ovvio fastidio di aver dato strada al Milan, la questione del Triplete sfumato lascia il tempo che trova: la mancanza della coppa non toglierebbe un grammo alla gioia per la conquista di Champions e scudetto. Ma arriverà? Il problema dell’Inter, amplificato dalla rotondità della scoppola di ieri, è la scansione infernale degli impegni che le restano, e la loro connessione: se è vero che vincere aiuta a vincere, il contagio di due sconfitte consecutive — non accadeva da due anni — va interrotto subito, entro domenica, quando anche un pareggio contro la Roma, con il Napoli che gioca dopo, diventerebbe un rischio inaudito. Il Barcellona in questo momento sembra lontanissimo, l’augurio è che il rientro di Dumfries e Thuram lo sia meno, perché la grande stagione dell’Inter lo è stata per pochi, i titolari più un paio di alternative. E Inzaghi ha un bisogno immediato di gente forte e fresca.
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