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Condò: “Milan, serve una tregua fino a maggio. Serve una figura di raccordo, il primo nome…”

Condò
Sulle pagine del Corriere della Sera, il giornalista ha commentato la sconfitta del Milan contro la Lazio e il momento negativo dei rossoneri
Andrea Della Sala Redattore 

Sulle pagine del Corriere della Sera, il giornalista Paolo Condò ha commentato la sconfitta del Milan contro la Lazio e il momento negativo dei rossoneri:

Il Milan non può continuare a giocare nel clima tossico in cui ieri ha perso con la Lazio. La stagione volge di male in peggio, ora che è stato sorpassato anche dalla Roma si ritrova nono in classifica e dunque fuori da qualsiasi piazzamento europeo se il campionato finisse adesso. Ma siccome il campionato durerà altri tre mesi, e in mezzo ci sarà il doppio derby di Coppa Italia, occorre fare qualcosa per arrivare a una tregua con la propria gente, perché questo ormai è un incubo, e non ha senso viverlo così fino a maggio.


Condò: “Milan, serve una tregua fino a maggio. Serve una figura di raccordo, il primo nome…”- immagine 2

Questo del Milan di Cardinale e di Elliott diventerà un caso di scuola nella storia del calcio posseduto dai fondi d’investimento, un manuale del complesso rapporto fra il capitale indistinto e l’amore popolare; un prontuario di cosa non fare per gestire un club da lontano comunicando poco e male un’unità di intenti velleitaria. L’anello di congiunzione fra questi due mondi era Paolo Maldini e liberarsene è stato un gesto di infinita arroganza e scarsa lungimiranza: ma siccome cosa fatta capo ha, e naturalmente un club della portata del Milan non si vende su richiesta né sarebbe eventualmente possibile farlo in tempi brevi, occorre un uomo-garanzia per stabilire una tregua, e il primo che viene in mente è Mauro Tassotti.