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Condò: “Il Napoli, sentenza durissima. Lautaro risolve i problemi, Lukaku…”

Gianni Pampinella Redattore 
Dalle colonne del Corriere della Sera, Paolo Condò ha analizzato l'ultima giornata di campionato che ha riservato non poche sorprese

Dalle colonne del Corriere della Sera, Paolo Condò ha analizzato l'ultima giornata di campionato che ha riservato non poche sorprese. 

"Nella giornata degli errori da circo (copyright Sergio Conceicao) Dusan Vlahovic sfrutta l’ultimo, quello di Mina, per rilanciare le proprie azioni e quelle della Juventus, alla quarta vittoria consecutiva. Nel mese di febbraio Motta ha recuperato 5 punti all’Inter e addirittura 9 al Napoli. La stiamo vedendo arrivare? Fra due settimane l’ultimo scontro diretto, contro l’Atalanta, dirà la verità".

"L’Atalanta, già. È scesa in campo ad Empoli con la faccia di Russell Crowe nel primo combattimento del Gladiatore, quando entra nell’arena e ne fa fuori cinque in mezzo minuto dando la sensazione di sbrigare una pratica, non di giocarsi la vita. È finita dalla parte dell’alta classifica, ha apparecchiato così il prossimo sabato: Atalanta-Venezia alle 15, se vince disegna una classifica Inter e Atalanta 57, Napoli 56".

"Questo a un’ora da Napoli-Inter, in campo sempre sabato alle 18. Il mese di febbraio aspetta ancora due partite, Roma-Monza di oggi per sancire il verosimile rientro di Ranieri nel gruppo europeo e il recupero tra Bologna e Milan per dotare la vincente di qualche estrema chance Champions. Si può già dire, però, che il mese seguito al mercato ha emesso una sentenza durissima a carico del Napoli, che con la miseria di 3 punti ha fatto meglio soltanto di Monza, Venezia ed Empoli. Al di là dello svarione di Rrahmani, peraltro presto recuperato, il grande problema del Napoli è il rendimento modesto di Lukaku. Viceversa Lautaro è l’uomo che permette all’Inter di sbarazzarsi del fastidiosissimo (è un complimento) Genoa, e di presentarsi al Maradona guardando i rivali dall’alto in basso. Due anni fa erano una coppia, come passa il tempo".


(Corriere della Sera)