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Corsera: “Inter, limiti fisici e di tenuta mentale. Ma il vero allarme è un altro”

Inter Inzaghi
Nel secondo tempo l’Inter bada solo a non prenderle, penalizzata dagli infortuni di Dimarco e Calhanoglu, ma anche da un atteggiamento esageratamente passivo
Marco Astori Redattore 

"Rimane tutto come prima, ma con sentimenti diversi rispetto alla vigilia". Questa l'apertura del Corriere della Sera della sua analisi su quanto accaduto ieri tra Napoli e Inter, un 1-1 che non cambia la classifica, ma forse gli umori sì. Si legge: "Il pari, nell’Arena di Fuorigrotta, regala energia e sorrisi a Conte e fa disperare Inzaghi. L’Inter spreca l’occasione di allungare e prendersi un po’ di vantaggio nella corsa scudetto. Il Napoli riaggiusta una partita che sembrava stregata all’ultimo respiro, grazie a un secondo tempo coraggioso, senza grandi occasioni, ma con una pressione continua che spinge i nerazzurri sempre più dentro l’area di Martinez. La linea Maginot dei campioni d’Italia, sorretta dai monumentali Acerbi e Bastoni, si sgretola a tre minuti dal novantesimo, accendendo l’euforia del Maradona.

Corsera: “Inter, limiti fisici e di tenuta mentale. Ma il vero allarme è un altro”- immagine 2

È vero che il Napoli non vince da 5 gare e a Conte in Serie A non è mai successo, però questo 1-1 regalerà agli inseguitori la spinta e la convinzione per crederci ancora. L’Inter, invece, dovrà resettare in fretta il verdetto del Maradona e interrogarsi sui propri limiti, fisici e di tenuta mentale. Un secondo tempo in apnea, in cui si consegna agli avversari, sperando solo di sfangarla. È questo il vero allarme. Inzaghi dovrà trovare presto i rimedi perché il suo calendario è intrigante ma affollato, a cominciare dalla trasferta di Rotterdam, mercoledì contro il Feyenoord e senza contare a aprile i due derby di Coppa Italia contro il Milan.


Corsera: “Inter, limiti fisici e di tenuta mentale. Ma il vero allarme è un altro”- immagine 3

La rete di Dimarco aveva spianato la strada. Ma nel secondo tempo l’Inter bada solo a non prenderle, penalizzata dagli infortuni di Dimarco e Calhanoglu, ma anche da un atteggiamento esageratamente passivo. Anche troppi aggiustamenti e aggrovigliamenti tattici: difesa a tre, poi a quattro con Bastoni esterno, infine di nuovo a tre con Pavard e Dumfries sulle corsie laterali.

Solo resilienza e niente contropiede. Il Napoli gode, un pari che assomiglia a una vittoria da far fruttare nell’immediato contro Fiorentina e Venezia".