Inzaghi e l’Inter cominciano da qui l’ultimo tratto della stagione europea con l’idea di arrivare in fondo, come accadde due anni fa
"Inzaghi e l’Inter cominciano da qui l’ultimo tratto della stagione europea con l’idea di arrivare in fondo, come accadde due anni fa. Questa volta, senza scegliere obiettivo, è più dura. Scudetto, Champions e Coppa Italia: tutto aperto, niente al sicuro". Apre così il Corriere dello Sport il suo focus sull'Inter, che questa sera si giocherà l'andata degli ottavi di finale di Champions League a Rotterdam contro il Feyenoord. Con il sogno di arrivare in fondo anche in Europa: "Si gioca ogni tre giorni, gestione complicata, la spia del carburante accesa. L’unico club italiano in corsa ha un solo modo per andare avanti a Rotterdam: prepararsi alla tempesta, limitare i danni, tirando fuori una partita di sacrificio e di esperienza. Bisognerà correre senza respiro per 90 minuti, non sarà semplice controllare il gioco.
Gli olandesi sanno imporre ritmi altissimi, sono terribilmente efficaci quando ripartono: 13 gol su 19 occasioni create in Champions, raccontano le statistiche. Non l’ideale per l’Inter, apparsa in calo nelle ultime settimane e con il gruppo dall’età media più alta del torneo (29 anni e 320 giorni). Dopo Carlos Augusto, Darmian e Zalewski si è fatto male Dimarco. Thuram e Calhanoglu non al top. Inzaghi, per non alterare gli equilibri del 3-5-2, sposterà Bastoni sulla fascia. Modulo ibrido, perché senza palla il centrale azzurro si abbasserà come quarto a sinistra. Servirà compattezza. I nerazzurri tendono ad “allungarsi” sul campo e dipendono dalla vena di Lautaro e Thuram: appena una rete al passivo, ma solo 7 gol su 28 occasioni svelano le difficoltà offensive. Il tarlo della scarsa concretezza e un’ambizione smisurata accompagnano l’Inter verso la primavera.