03:52 min

news

Crosetti: “Italia presa a pallate, sembrava il terzo tempo di PSG-Inter”

Alessandro De Felice Redattore 
Sulle colonne de’ Il Corriere della Sera, Maurizio Crosetti analizza la sconfitta per 3-0 dell’Italia a Oslo cntro la Norvegia. Una K.o. pesante per gli Azzurri, che rischia di compromettere subito il cammino verso i Mondiali 2026: “Siamo...

Sulle colonne de’ Il Corriere della Sera, Maurizio Crosetti analizza la sconfitta per 3-0 dell’Italia a Oslo cntro la Norvegia.

Una K.o. pesante per gli Azzurri, che rischia di compromettere subito il cammino verso i Mondiali 2026:

“Siamo questi, e siamo proprio poco. Lo siamo da più di otto anni, cioè da due Mondiali smarriti, e ora potremmo perdere pure il terzo. Va bene, nel mezzo abbiamo vinto un Europeo entusiasmante ma da outsider: era già successo a Danimarca e Grecia, campioni d’Europa in mezzo a due Mondiali mancati. La vergogna norvegese ci mette in una posizione quasi irrecuperabile, la differenza reti diventa il vero avversario senza corpo, puro numero negativo.

Si sapeva che a Oslo avremmo potuto soffrire, e magari perdere: ma non così, non presi a pallate dall’inizio alla fine. È sembrato il terzo tempo dell’Inter a Monaco, e il modo ancor ci offende. Non si ricorda nella storia azzurra un’eclissi tanto lunga e buia. Il nostro calcio viene schiaffeggiato per la seconda volta in una settimana: ora, la prospettiva numerica, ma anche tecnica e agonistica oltre che mentale, è inseguire la Norvegia da qui alla fine del girone, per poi essere di nuovo catturati nel gorgo dei play-off. Un inferno dantesco dove ci abbiamo già rimesso le penne contro Svezia e Macedonia del Nord.

La Nazionale resta un ingombro, quasi un fastidio. La fantomatica commissione annunciata un anno fa per favorire il dialogo tra Figc e club e l’impiego di giovani italiani non si è riunita neppure una volta, è rimasta lettera morta come ogni ipotesi di riscatto. Il tennis ha Sinner, ma ha fatto sistema e ha creato un movimento di campioni. Il calcio non ha fuoriclasse, a parte forse Donnarumma, e attorno c’è il deserto. Mancano le idee e gli uomini per realizzarle.


Ma se anche si venisse in qualche modo salvati, con una squadra simile cosa andremmo a fare ai Mondiali? Il peggiore Europeo della storia azzurra, anche quello con Spalletti in panchina, è stato un pianto, e la normalissima Svizzera ci ha mandato a casa come fosse il Brasile. Umiliati e offesi, senza nemmeno il diritto di offenderci”.