Di sicuro Donnarumma non mancherà di abbracciare Alessandro Bastoni, Nicolò Barella, oppure Davide Frattesi, tanto per evocare gli ultimi nerazzurri convocati dal ct Spalletti lo scorso marzo, per la sfida con la Germania. E quello di Gigio sarà un abbraccio sincero, da capitano, e soprattutto da compagno di tante avventure con la maglia dell’Italia. Su tutte quella culminata con il titolo europeo conquistato a Wembley, quattro anni fa, anche con Francesco Acerbi. Troppe le emozioni condivise, anche nelle delusioni delle qualificazioni mancate ai Mondiali, per pensare di vedere i nerazzurri come semplici avversari. Per Donnarumma sarà un po’ come tornare indietro negli anni. Una sorta di amarcord per ripensare a ognuno di quegli 11 derby disputati con la maglia del Milan addosso, tra il 2016 e il 2021. Una lunga serie di altalene emozionanti, iniziata con una vittoria schiacciante, per 3-0. E conclusa con una sconfitta di pari risultato. Tra l’altro incassando una doppietta da Lautaro Martinez. Ed era già l’Inter anche di Barella, Bastoni, di Darmian e De Vrij, oltre che dell’ormai compagno di squadra Hakimi. Ma saranno appunto solo ricordi che dureranno il tempo di uscire dal tunnel e prepararsi per la resa dei conti. Ormai Donnarumma ha voltato la pagina italiana, subendo anche l’ira dei tifosi del Milan per aver scelto il Psg.
"A soli 26 anni e con il contratto in scadenza nel 2026, Donnarumma arriva alla sua finale di Champions con la tranquillità del veterano, pronto a tutto pur di alzare la coppa. Specialmente se a contendergliela c’è quell’Inter che a lui pensa per il post Sommer", aggiunge Gazzetta.
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