Prima di tutto per il divario tecnico, che è oggettivamente enorme: Inzaghi può contare su una rosa profonda, con almeno due giocatori per ogni ruolo, e su un Lautaro Martinez più ispirato che mai. La partenza lanciata di Thuram nella prima parte della stagione, poi, lascia ben sperare per il doppio confronto con gli olandesi: infortuni permettendo, la ThuLa promette spettacolo. Allargando lo sguardo al resto del campo, l’Inter non mostra punti deboli, anzi: il rendimento di alcuni reparti migliora nettamente in Europa rispetto al campionato.
"E il riferimento alla difesa non è affatto casuale: quando scendono in campo nelle notti di Champions, De Vrij (grande ex, cresciuto nel Feyenoord) e compagni sembrano inserire la modalità “scudetto” e tornano quel muro insuperabile che un anno fa mandava sul lettino dello psicologo gli attaccanti di mezza Serie A. In questa Champions Nordi Mukiele del Leverkusen se ne sta solo soletto: è l’unico ad aver bucato l’Inter, così come la sua squadra è l’unica ad aver messo al tappeto i campioni d’Italia. Il Feyenoord, capace di farne tre al City e al Bayern, è avvisato. Contro il muro nerazzurro ci sarà da lavorare parecchio. Allo stesso modo gli olandesi dovranno mostrarsi solidi dietro: contro il Milan hanno incassato un gol in 180 minuti, ma lungo la prima fase della Champions hanno ballato non poco (4 reti dal Leverkusen, 3 dal Salisburgo, 6 dal Lilla)", aggiunge Gazzetta.
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