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Sessantasette giorni dopo Fiorentina-Inter riprenderà dal minuto diciassette. Una gara interrotta per un malore che ha colpito Edoardo Bove e che ha inevitabilmente segnato i giocatori in campo. "La Fiorentina nel frattempo ha smarrito un po’ di certezze, l’Inter ha trovato nel Napoli un avversario tosto sulla strada dello scudetto. Inzaghi sa che la sua squadra non può permettersi passi falsi. Domenica, senza i recuperi benedetti, ha rischiato di sprofondare a -6 da Conte. Stasera potrebbe affiancare gli azzurri partenopei e dare vita a una nuova fase del campionato, uno sprint sui pedali prima del faccia a faccia del 2 marzo allo stadio Maradona", sottolinea il Corriere della Sera.
"L’Inter è più forte della Fiorentina, ha perso una sola volta in campionato, ha vinto le ultime sette partite lontano da San Siro e le ultime quattro a Firenze, sa giocare in velocità e colpire con le ripartenze. Ma non tutto gira alla perfezione. L’anno scorso era spietata, adesso si prende qualche pausa e ha lasciato tanti punti negli scontri diretti, con lo stesso Napoli, con la Juve e contro il Milan. E c’è una sottile stanchezza, che affiora dopo aver giocato 7 partite in 21 giorni".
"Ma Simone vuole insistere con i titolari e potrebbe ridurre al minimo il turnover con Bisseck per Pavard e Carlos Augusto per Dimarco. Sono però in preallarme Frattesi e Taremi. La Fiorentina, per questo recupero, pagherà la rivoluzione sul mercato perché i 5 nuovi acquisti non possono giocare e 7 se ne sono andati. Palladino si ritrova con 14 giocatori di movimento, di cui tre (Adli, Cataldi e Colpani) acciaccati. Lunedì, per un bizzarro scherzo del calendario, si replica a San Siro".
(Corriere della Sera)
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