Una settimana complicata per l'ambiente Inter: è partito tutto dalla batosta pesantissima in finale di Champions League per poi arrivare all'addio di Simone Inzaghi in direzione Arabia.

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Gazzetta svela: “Cos’è successo dietro a Psg-Inter? Si può dire con relativa certezza che…”
La Gazzetta dello Sport oggi torna su quanto accaduto a Monaco, interrogandosi del perché sia andata così male: "Guardando indietro si capisce che non tutto è andato nel verso giusto. La realtà è che l’Inter è arrivata scarica alla finale con il Psg, l’avvicinamento alla partita di Monaco non è stato gestito bene.
In campo si è vista una squadra svuotata, sia dal punto di vista fisico – e i dubbi sulla preparazione atletica filtravano da mesi – sia dal punto di vista mentale. È soprattutto questo ultimo aspetto ad aver colpito. L’Inter di Inzaghi è sempre stata una squadra forte per attenzione e concentrazione. Ha perso, certo. Ma mai si è dimenticata di scendere in campo come a Monaco. Mai, neppure a febbraio in quel 3-0 subito a Firenze. Che cosa è successo? Si può ipotizzare con relativa certezza che i giocatori siano arrivati alla gara della vita con la sensazione addosso di un ciclo finito, del fine corsa.
E questa cosa ha aggiunto un pensiero in un momento in cui la testa andava lasciata più libera possibile. Gli atleti sono “macchine” che lavorano sulla perfezione: guai a toccare un equilibrio. Le voci della trattativa tra Inzaghi e l’Al Hilal andavano avanti da un mese, il presidente del club arabo era a Milano alla vigilia di Inter-Barcellona, il 5 maggio. Per il gruppo erano solo voci. Ma dopo la conferenza stampa di lunedì 26 maggio, ad Appiano, quelle voci sono diventate realtà".
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