Ma non è solo la classifica a far sorridere Conte è anche la lettura delle 11 giornate che restano. Ieri il Napoli ha dominato a lungo un'Inter stanca e incerottata: 19 tiri verso la porta a 6, 13 corner a 2. Nella ripresa, i nerazzurri non hanno calciato un solo pallone verso Meret. Hanno difeso a lungo e con valore il vantaggio, poi hanno ceduto nel finale.
La ThuLa, che ha trascorso tutta la stagione in campo, per mancanze di alternative, ha mostrato tutta la sua stanchezza. Usciti acciaccati Dimarco e Calhanoglu. I campioni, in corsa su tre fronti, saranno condannati a stancarsi ancora e ad esporsi a infortuni, a differenza del Napoli che ha un bersaglio solo. Per questo Napoli sogna e il punto di vantaggio non può lasciare tranquillo Inzaghi che da qui alla fine dovrà essere bravo a gestire al meglio tutte le risorse a disposizione, con più lucidità di ieri.
Dopo un primo tempo sofferto, ma solido, il tecnico ha cambiato due volte modulo in un quarto d'ora, spostando Dumfries da destra a sinistra, passando da 3 a 4 difensori e tornando indietro. La sensazione è che la squadra si sia trovata in confusione. Infelice anche la scelta di rinunciare a Bastoni, il migliore del fortino, nel momento di massina pressione napoletana. Al contrario, a Conte sono riusciti tutti i lanci di dadi. Ha caricato i suoi al punto giusto, dopo lo svantaggio, e ha pilotato la rincorsa con i cambi giusti.Con quello di Billing si è messo in tasca un punto che ne vale tre e, all'ultimo respiro, stava sbancando con Ngonge, un altro panchinaro".
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