Il tecnico deve usare tutta la rosa, ruotare le forze anche a gara in corso per mantenere alto il livello di tutti i giocatori
Per giocare ogni 3 giorni serve una gestione perfetta della rosa. Ed è quello che sta facendo Inzaghi con l'Inter, rotazioni, sostituzioni, cambi a gara in corso. Tutto per mantenere il livello dei calciatori al massimo. Finora ha avuto ragione lui, l'inter è in corsa su tutti gli obiettivi e sogna in grande.
"Monaco non nasce dopo Parma. Il capolavoro è pianificato a tavolino e parte da lontano. E certo che i ragionamenti si aggiustano in corsa, in base ai contrattempi che non possono essere previsti. Ma l’Inter scintillante dell’Allianz, decisamente diversa sul piano fisico e anche dell’intensità rispetto a quella vista con Udinese e Parma, è figlia di un minutaggio gestito e di una programmazione fisica di Inzaghi e del suo staff. Degli undici scesi in campo contro il Bayern solo tre avevano giocato dall’inizio le tre partite precedenti, quelle al rientro della sosta: Thuram, Darmian e Calhanoglu. Nessuno per scelta: il francese per via del ko di Taremi non prevedibile, Darmian perché senza alternative vista l’assenza di Dumfries, Calhanoglu solo perché Frattesi prima di Parma aveva saltato per motivi extra campo l’allenamento di rifinitura", analizza La Gazzetta dello Sport.