Senza Dimarco, Carlos Augusto, Zalewski e Darmian, è toccato a Bastoni rimodularsi in fascia senza batter ciglio e, soprattutto, riuscendo a lasciare il segno. Da regista basso della manovra, a uomo di corsa e dribbling, soprattutto nel finale. Aggiungendo uno step in più alla sua scalata tra i grandi difensori della scuola italiana - come anche in Nazionale ha già dimostrato – e di quella interista. Nel solco dei Brehme e dei Facchetti".
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