Giornale – Serie A campionato delle bugie: ecco quelle di Conte e Inzaghi

Al netto di clamorosi colpi di scena, tra poco più di 24 ore si conoscerà la vincitrice dello scudetto. Napoli e Inter si preparano all'ultimo atto di questa Serie A, che potrebbe anche prevedere la finora remota ipotesi spareggio. In attesa che il campo parli, Il Giornale di oggi ha indugiato su meriti e responsabilità delle due rivali.

"Sui verdetti si specchieranno anche le parole, quelle che ciascuno inscatola e versa a proprio insindacabile comodo. Conte che parla di miracoli, Inzaghi che non parla per lasciare intendere che non sia il Napoli a togliere lo scudetto all’Inter. Insomma, il campionato delle mezze verità, quando non proprio quello delle bugie, là dove ce n’è un po’ per tutti e da tutti, tipo il Gasp che a fine febbraio dice che non rinnoverà con l’Atalanta, lasciando intendere (senza dirlo) che saluta a fine anno e invece adesso, a fine maggio, si siede al tavolo per discutere un’altra volta del futuro", si legge.

E quali sarebbero quelle raccontate dal Napoli? Si legge sul quotidiano: "Conte è a una vittoria dal suo decimo scudetto (5 in campo, 5 in panchina, più una Premier con il Chelsea) e già pare di sentirlo ripetere quel che ha detto ogni volta che ha parlato da 6 mesi in qua. Impresa storica, miracolo inatteso e via enfatizzando, ma soprattutto sempre scordando quel che il Napoli ha fatto appena 2 anni fa, con 7/8 titolari del terzo scudetto in campo anche nel (possibile) quarto. E Buongiorno per Kim, piuttosto che McTominay per Zielinski oppure Osimhen sostituito da Lukaku, come da suoi desiderata".

Il discorso riguarda anche l'Inter. A proposito dei nerazzurri, si legge: "Chissà se l’Inter a Como riprenderà a parlare. Ma soprattutto se tornerà a essere l’Inter e non la scolorita fotocopia vista nel secondo tempo con la Lazio, con errori che, sommati agli altri fatti nel corso del campionato, rischiano di pesare sul verdetto molto più di una rimessa laterale o un rigore non dato per cui il club ha messo in piedi questo rumoroso silenzio. Ma tutto il campionato è un rosario di bugie, anche oltre la lotta per il titolo".