"Per fortuna, il momento si avvicina. Dal cozzo di stili uscirà un verdetto che farà «giurisprudenza» nelle redazioni, nei bar, sui social: ovunque e comunque. La vocazione di prendere di petto i rivali; l’abitudine di aspettarlo al varco. Siamo nel 2025 e continuiamo a scannarci attorno alle carcasse di dicotomie obsolete, di filosofie che spinsero Gianni Brera e Gino Palumbo su ring mica tanto platonici. Dobbiamo accontentarci di Antonio Cassano, capace di scavalcare a sinistra addirittura l’Arrigo. Gli estremismi si graffiano e rinunciano allo status neutro di «semplici» estremi. È la vitalità popolare e populista del calcio, che sposa le regole e va a letto con le eccezioni. San Siro, ore 21. L’esito, ripeto, tracimerà ben oltre gli argini del tabellino e delle infografiche. Si fronteggiano una rinomata palestra e una distinta sartoria".
(Corriere dello Sport)
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