Va sottolineato come le cose siano cambiate in peggio anche con Bastoni in campo (il 2-2 col Genoa al debutto, il 2-3 nel derby di Supercoppa, per fare qualche esempio). La verità, allora, come sempre sta in mezzo e soprattutto va contestualizzata: rinunciare a Bastoni in certe situazioni, come la ripresa in apnea dell’altro pomeriggio al Maradona, può tradursi in un rischio che l’Inter ha pagato. La faccia di Bastoni al momento del cambio era piuttosto eloquente, poco felice (eufemismo) e stupito dalla scelta di Inzaghi.
"Emergenza a parte, la gestione del Maradona è in linea con quella di tutta questa stagione, e ha segnato un cambio deciso rispetto al passato. Perché nelle prime tre annate alla guida dell’Inter, Inzaghi sostituiva meno Bastoni ma lo schierava anche meno spesso dall’inizio. Per restare al campionato, nel 2023-24 28 volte in tutto (14 sostituzioni), nel 2022-23 26 volte (10 sostituzioni), nel 2021-22 29 volte (16 sostituzioni). A essere cambiato, insomma, è il modo di dosare l’azzurro: meno turnover e più cambi a partita in corso. A proposito, se c’è un intoccabile già sicuro di un posto a Rotterdam, è quello col 95 sulle spalle", aggiunge il quotidiano.
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