03:04 min

news

CorSera – Inter, cuore e testa. Dimarco non tiene Kane ma resta il più europeo. Barella e il suo invito

Eva A. Provenzano Caporedattore 
L'analisi del quotidiano all'indomani del pari contro il Bayern Monaco: una prova di resistenza che porta i nerazzurri alle semifinali di CL

"La festa della maturità per l’Inter, aspettando quella della laurea, che sarebbe la finale". Questo il commento del Corriere della Sera dopo il pari dell'Inter contro il Bayern che ha portato i nerazzurri in semifinale di Champions. Un traguardo raggiungo 'con cuore e testa usati a ritmo alternato e armonioso'. La reazione della squadra nerazzurra al gol di Kane. "È stato abilissimo a sfruttare l’incertezza di Dimarco. Il difensore non raggiunge la grandezza dell’attaccante che porta rifornimenti e addirittura segna, ma non si può pretendere la luna. Dimarco resta il giocatore più europeo dell’Inter, quello che è cresciuto di più frequentando la scuola del professor Inzaghi", si legge a proposito del primo gol incassato.

Ma poi l'Inter reagisce al gol incassato: "Raccoglie e capisce i segnali di Barella che invita a stare calmi, a non disunirsi, nella sofferenza bisogna ritrovare cuore e testa per il rilancio. Prima Lautaro e poi Pavard, due estremi che si esaltano nel gol: il bomber di mestiere e il difensore che ama la libertà, l’incursione, riportano l’Inter là dove deve stare, dove merita, lontana da quei supplementari che possono diventare un inferno. Cuore e testa, quest’unione che fa la forza vive col passare dei minuti, vuol dire personalità, resistenza, fatica, addirittura coraggio. È anche così che si raggiungono le mete importanti, fa niente se la tecnica deve lasciare spazio alla volontà. Sentimenti e valori che riescono a respingere il Bayern, una eccellenza d’Europa", scrive ancora il quotidiano.

Il Bayern voleva a tutti i costi almeno i supplementari e ci ha provato fino all'ultimo istante. I nerazzurri si sono difesi da squadra, hanno fatto scudo uno con l'altro. Lo hanno detto anche Inzaghi e Lautaro. Ora la semifinale. "Il Barcellona è più forte, ma doveva esserlo anche il Bayern. E il Bayern torna a casa. Lo sport è così: non si sa mai come va a finire. Soprattutto con l’Inter", conclude il giornale.

(Fonte: Corriere della Sera)