Per l’Inter la notte più lunga si è chiusa troppo presto. All’Allianz Arena la supremazia del Paris Saint-Germain è stata netta, cancellando in pochissimo tempo i sogni nerazzurri. Non è stata una semplice sconfitta, ma una disfatta che lascerà cicatrici ben oltre il 5-0 finale. "Tormenterà i nerazzurri fino alla prossima finale, quando ci sarà, molto più dell’1-0 di Istanbul. Con il City erano mancati i dettagli, ma almeno era rimasto l’orgoglio di essersela giocata alla pari contro i migliori d’Europa".


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Inter troppo brutta per essere vera: mai un sussulto d’orgoglio. Inzaghi? Nelle prossime ore…
"Contro il Psg è mancata semplicemente l’Inter: troppo brutta per essere vera, senza idee, senza gambe, senza nervi. In tutto il torneo era rimasta in svantaggio per soli 16 minuti, cancellandoli con Acerbi. Ieri non ha avuto un sussulto d’orgoglio, di rabbia, di carattere per provare a riaprirla restando in balia di una squadra, quella di Luis Enrique, semplicemente perfetta. Nessuno aveva mai perso con cinque gol di scarto una finale della moderna Champions League: più umiliante del passivo c’è solo il torello accompagnato dagli “ooh” dei francesi quando ancora c’è tempo per il gol di Mayulu, un altro bimbo prodigio che non dimenticherà questa notte".
"La legge di Monaco non perdona: anche questa volta a trionfare è la squadra con zero Champions in bacheca. La festa è a Parigi, in questa enclave dove la grandeur francese cede sovranità ai regnanti del Qatar. La festa è di Lucho: per lui un altro triplete e la certezza che la sua squadra è solo all’inizio di un ciclo bellissimo. Saranno le prossime ore a chiarire se invece quello dell’Inter di Inzaghi è finito qui in Baviera e a chi eventualmente toccherà ricostruire".
(Corriere dello Sport)
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