"Erano i più attesi alla vigilia e quelli sui quali i tifosi puntavano per trascinare la squadra - e invece non sono stati in grado di incidere, se non in episodi che alla fine sono stati decisivi per gli avversari. Da un errore di Barella è nato il 2-0 dei parigini. Ma il risultato è che alla fine Barella non è riuscito a vincere il contrasto con Pacho e il Psg è partito in contropiede mentre tutta l’Inter era sbilanciata in avanti. Col risultato che alla fine Doué, con la deviazione di Dimarco, ha definitivamente incamminato la coppa verso la capitale di Francia. Una partita in cui è apparso meno lucido del solito, il centrocampista, e come lui Lautaro".
"L’argentino non è arrivato probabilmente al meglio, ma ieri sera ha potuto poco contro la difesa francese. Tante corse a vuoto, tanta voglia di provarci, una rovesciata abbozzata quando ancora la partita poteva essere riacciuffata e poco altro. Le lacrime a fine partita sul campo di Monaco di Baviera sono forse ancor più amare di quelle di Istanbul. Nella serata dell’Inter c’è davvero poco, forse nulla, da salvare e chi di sicuro avrà osservato con preoccupazione la finale è Luciano Spalletti. Tra gli interisti, Bastoni, Dimarco, Barella, Acerbi e Frattesi (che ieri non è sceso in campo) faranno parte del gruppo azzurro che tra qualche giorno parteciperà agli impegni con Norvegia e Moldavia. Per quanto visto ieri, i campanelli d’allarme hanno cominciato a squillare con violenza e Spalletti è un po’ inquieto. L’impressione è che gli interisti abbiano la spia della riserva accesa in quanto a energie da spendere".
(Tuttosport)
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