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Inter, il crollo dei simboli dell’interismo: in 4 tradiscono nella notte più importante

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Nella finale di Champions persa in maniera netta contro il Psg, i leader dell’Inter hanno deluso pesantemente
Gianni Pampinella Redattore 

Nella finale di Champions persa in maniera netta contro il Psg, i leader dell’Inter – Dimarco, Barella, Lautaro e Bastoni – hanno deluso pesantemente. Dimarco è coinvolto in due gol subiti ed è apparso in difficoltà come già accaduto in questa stagione. Barella commette l’errore che innesca il contropiede del 2-0, Lautaro è evanescente e Bastoni fatica a contenere Doué. In sostanza, chi doveva trascinare la quadra nerazzurra, non lo ha fatto.

"Sembra passato un secolo da quei festeggiamenti in piazza per la seconda stella, con Federico Dimarco in mezzo ai tifosi, come da promessa. Lui, cuore nerazzurro dolente dopo ieri sera, con una prestazione non all’altezza soprattutto dal punto di vista difensivo.  Serata no, che per onestà va detto non essere nemmeno l’unica della campagna europea dell’esterno. Ma quella di ieri non è stata una brutta serata solo per Dimarco: pure Lautaro e Barella, i due capitani e con loro Bastoni. I simboli dell’interismo puro insieme a Dimarco, non hanno saputo essere all’altezza dell’appuntamento", sottolinea Tuttosport.

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"Erano i più attesi alla vigilia e quelli sui quali i tifosi puntavano per trascinare la squadra - e invece non sono stati in grado di incidere, se non in episodi che alla fine sono stati decisivi per gli avversari. Da un errore di Barella è nato il 2-0 dei parigini. Ma il risultato è che alla fine Barella non è riuscito a vincere il contrasto con Pacho e il Psg è partito in contropiede mentre tutta l’Inter era sbilanciata in avanti. Col risultato che alla fine Doué, con la deviazione di Dimarco, ha definitivamente incamminato la coppa verso la capitale di Francia. Una partita in cui è apparso meno lucido del solito, il centrocampista, e come lui Lautaro".  

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"L’argentino non è arrivato probabilmente al meglio, ma ieri sera ha potuto poco contro la difesa francese. Tante corse a vuoto, tanta voglia di provarci, una rovesciata abbozzata quando ancora la partita poteva essere riacciuffata e poco altro. Le lacrime a fine partita sul campo di Monaco di Baviera sono forse ancor più amare di quelle di Istanbul. Nella serata dell’Inter c’è davvero poco, forse nulla, da salvare e chi di sicuro avrà osservato con preoccupazione la finale è Luciano Spalletti. Tra gli interisti, Bastoni, Dimarco, Barella, Acerbi e Frattesi (che ieri non è sceso in campo) faranno parte del gruppo azzurro che tra qualche giorno parteciperà agli impegni con Norvegia e Moldavia. Per quanto visto ieri, i campanelli d’allarme hanno cominciato a squillare con violenza e Spalletti è un po’ inquieto. L’impressione è che gli interisti abbiano la spia della riserva accesa in quanto a energie da spendere". 

(Tuttosport)