"C’è un dato abbastanza clamoroso che va sottolineato, perché contrasta con l’immagine dell’Inter che non domina le partite, lasciando palla alle squadre più forti. In 16 partite di questa prima Champions extralarge, i nerazzurri sono stati in svantaggio 3 minuti a Leverkusen, 6 minuti contro il Bayern subito rimontato dai gol di Lautaro e Pavard e 6 minuti contro il Barcellona. L’Inter le partite le orienta, le controlla, le gioca à la carte, senza un menu fisso. Questa modernità assoluta l’Inter è riuscita a esprimerla meglio in Europa rispetto al campionato per due motivi. Perché il calcio in Champions sale di ritmo e di qualità tecnica, ma è meno tattico e la scuola italiana ben rappresentata da Inzaghi in questo sa ancora fare la differenza.
"Il secondo motivo è più intimo per così dire, nel senso che in nessuna partita di campionato si è mai vista per novanta minuti la stessa applicazione, la stessa ferocia che si è vista in Champions. Questo ha influito sul cammino verso lo scudetto bis, ma è stato decisivo in Europa".
(Corriere della Sera)
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