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Polverosi: “Se Yamal incanta, Dumfries sfonda. Inter squadra profondamente italiana che…”

Polverosi: “Se Yamal incanta, Dumfries sfonda. Inter squadra profondamente italiana che…” - immagine 1
Alberto Polverosi, giornalista, è intervenuto sul Corriere dello Sport per commentare il 3-3 tra Barcellona e Inter
Matteo Pifferi Redattore 

Alberto Polverosi, giornalista, è intervenuto sul Corriere dello Sport per commentare il 3-3 tra Barcellona e Inter:

Polverosi: “Se Yamal incanta, Dumfries sfonda. Inter squadra profondamente italiana che…”- immagine 2

"II Barcellona ha trovato il suo opposto e si è fermato. Il genio, la tecnica e la palla da una parte; la forza, la tattica e lo spazio dall’altra. L’Inter ha fatto la partita che aveva pensato, il Barcellona la partita che sa fare, ma alla fine il risultato di una sfida fantastica, degna di una semifinale di Champions, ha detto che i campioni d’Italia, a San Siro, possono farcela davvero. Quante volte ci avrà pensato Inzaghi: cosa puoi fare davanti al genio? C’è un modo per non farlo uscire dalla lampada? Quale marcatura può essere efficace? Il raddoppio? Sì, quello se ne fa un baffo del raddoppio, anzi, lo diverte, lo eccita, invece che fra due gambe fa passare la palla fra quattro. La realtà è che davanti al genio ti puoi solo inchinare e chi ama il calcio può solo ringraziarlo di esistere. Lamine Yamal non è ancora diciottenne, ieri sera ha giocato la centesima partita nel Barcellona e quando l’Inter era avanti di due gol, lui ha preso in mano la squadra e ha cominciato a spargere il suo immenso talento al Montjuic"

"Certo che i catalani hanno davvero una fortuna sfacciata. Saranno bravissimi alla Masia, ma se nasce Messi e poco dopo Lamine Yamal e tutt’e due indossano la camiseta blaugrana il merito è soprattutto delle loro mamme. Sembrava che il campo pendesse a destra perché tutti i palloni del Barcellona finivano da quella parte, pronti per essere addolciti o avvelenati, secondo i casi, da quel ragazzino con i capelli color paglia. Primo gol, un capolavoro. Prima traversa, un altro capolavoro. Seconda traversa, un colpo beffardo. E ancora, il velo sulla bordata di Raphinha sul 3-3. E poi un’occasione dietro l’altra, senza un attimo di pausa, col sorriso sulle labbra perché Lamine ha la felice incoscienza dell’età e la tensione non lo frena, non l’avverte nemmeno. Ai malcapitati Dimarco e Mkhitaryan è venuto il mal di testa, anche se non hanno mai mollato"


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"Ma pure davanti allo strapotere fisico puoi fare ben poco. Se Yamal incantava, Dumfries sfondava. Doppietta e assist. I fenomeni il Barça li ha in attacco (e mancava Lewandowski...), non in difesa. Si sapeva, dietro concedono e l’Inter, da squadra concreta, esperta e in qualche momento perfino spietata, una squadra profondamente italiana, ha saputo sfruttare le incertezze nell’area dei blaugrana. Al 23’, il Barcellona aveva il 65 percento di possesso palla ed era sotto di due gol, basta questo dato per far capire che tipo di partita si stava giocando. Quando Dumfries ha acceso il gas, quella fascia è diventata tutta sua. Un aratro col motore di una Ferrari. Ha spadroneggiato, prima l’assist per il colpo di tacco di Thuram, poi il gol in mezza rovesciata da angolo e un altro ancora su angolo, stavolta di testa. Il Barcellona non reggeva quella spinta e, nello spazio che secondo consuetudine lascia agli avversari, l’Inter con l’olandesone ha creato le occasioni migliori. A San Siro la partita potrebbe rimanere più o meno la stessa. Il Barça sa giocare solo in quel modo, l’Inter ne conosce altri e anche la prossima settimana saprà come mettere in difficoltà la squadra di Flick. L’unico problema in più, per Inzaghi, potrebbe diventare il recupero di Lewandowski. Il polacco ne ha già fatti 40 quest’anno..."