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Inter eroica, i nerazzurri volano in finale. Monaco di Tibet? No, Monaco di Baviera

Inter eroica, i nerazzurri volano in finale. Monaco di Tibet? No, Monaco di Baviera - immagine 1
Una squadra eroica batte il Barcellona e si prende la finale. Avanti 2-0, poi sotto 3-2. Il pareggio di Acerbi e il gol decisivo di Frattesi
Andrea Della Sala Redattore 

Sì l'Inter è in finale di Champions League. Una squadra eroica batte il Barcellona ai supplementari e si prende la finale di Monaco. Avanti 2-0, poi sotto 3-2. Il pareggio di Acerbi e il gol decisivo di Frattesi. San Siro in estasi.

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"E c’era chi voleva estirpare la follia dal cuore dell’Inter... Ma lasciatela dov’è, per l’amor di Dio. Una folle, splendida, infinita Inter ha conquistato la finale di Champions con una partita che è già leggenda, marchiata da un risultato che, per noi italiani, ha una sacralità tutta sua: 4-3. Avanti di 2 gol nel primo tempo, i nerazzurri sono crollati nella ripresa, davanti all’impressionante qualità di gioco del Barcellona che ha ribaltato la notte: 3-2. Ma in pieno recupero, mentre Flick si concedeva il lusso di inserire Lewandowski, Inzaghi spingeva avanti il suo stopper, Acerbi che, esausto, firmava un fiabesco 3-3 da centravanti vero. Poi, nei supplementari, Frattesi metteva la ciliegina sul trionfo: 4-3. Abbiamo assistito a una delle partite più belle nella storia del calcio. Non la dimenticheremo", sottolinea La Gazzetta dello Sport.


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"Perfetta tatticamente nel primo tempo, dal secondo in poi l’Inter è stata tutto cuore e orgoglio e ed è andata oltre le difficoltà di alcune sua colonne (Calhanoglu, Barella). Immensi, tra gli altri, Lautaro, Acerbi e Sommer. Ma perfino il brutto anatroccolo Taremi, ieri è sembrato un cigno. Yamal, splendido, ha fatto paura come si temeva, come Attila che spianò Milano nel 452. Ma Lamine è tornato a casa sconfitto, con i suoi bravissimi amici palleggiatori. Il cuore dell’Inter è stato molto resistente delle mura meneghine di allora. Subito tanto Yamal, come si temeva. Sulle prime due palle che tocca si smaterializza e passa attraverso i marcatori. E’ finita. San Siro è una dolce crostata di gioia, incredulità, emozione. Monaco di Tibet? No, Monaco di Baviera, 31 maggio: l’Internazionale è in finale di Champions League", aggiunge il quotidiano.