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Repubblica – Inter, addio scudetto. Ma c’è una falsità sulla narrazione della stagione

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I nerazzurri chiudono il campionato al secondo posto, non riuscendo così a bissare il trionfo dello scorso anno
Fabio Alampi Redattore 

Niente bis scudetto per l'Inter, che chiude al secondo posto a un solo punto dal Napoli. Tanti i rimpianti in casa nerazzurra, anche se Repubblica ci tiene a sottolineare un aspetto: "Lautaro e compagni, applauditi dalla curva dei tifosi nerazzurri, hanno lasciato dietro di sé una scia di punti, fin dalla prima di campionato a Marassi. E nonostante il 2-0 contro un Como in dieci per l'espulsione di Reina, il Sinigaglia, entra nella geografia dei luoghi nefasti della storia nerazzurra".

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"Per chi ha seguito il film del campionato interista, verrebbe naturale individuare il momento in cui il sogno si è rotto nel 2-2 con la Lazio alla penultima giornata, raggiunto dagli ospiti su rigore al 90'. Ma non basta a spiegare i 13 punti in meno rispetto allo scorso anno. Riavvolgendo la pellicola, si incontrano inciampi anche peggiori che — aggravante — si somigliano: dal pareggio a Genova, altro 2-2 partendo da situazione di vantaggio, a quello di Parma, sempre 2-2 con rimonta avversaria. Hanno fatto male il pari a Monza, il solo punto in due partite col Bologna, l'identico magro bottino con il Milan, il ko a San Siro con la Roma. E sono pesati i risultati negli scontri diretti: le uniche vittorie sono arrivate con l'Atalanta".


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"Che l'Inter da inizio stagione abbia sacrificato il campionato per la Champions, è falso. Nel maxi-girone europeo, Inzaghi ha schierato l'altraInter, quella di Carlos Augusto e Zielinski, Asllani e Taremi, preservando le stelle per la serie A. Ha fatto il contrario solo per i quarti e per le semifinali, battendo prima il Bayern Monaco e poi il Barcellona. I troppi errori in campionato sono figli della stanchezza fisica e mentale dei giocatori — a Como hanno giocato la 58ª partita da agosto — cui si aggiunge quel «sapendoci forti, ci rilassiamo », pronunciato con candore da Mkhitaryan".