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In un primo tempo con il 65 per cento di possesso palla, l’Inter è sembrata nuotare nella melassa. A rendere viscosa la partita è stato un Genoa ben schierato da Vieira, che ha chiesto ai suoi un pressing feroce. Lo ha avuto da tutti, ma soprattutto da Vasquez. Risultato: nessuna occasione e Inzaghi furioso. Ha passato tre quarti d’ora a chiamare i lanci di Bastoni, a pretendere ragionevolezza da Barella e a invocare intensità a Correa, che prima della pausa si è avvicinato alla panchina per un dolore al ginocchio sinistro. Simone lo ha ributtato fisicamente in campo, per non sprecare uno slot di cambi. Nella ripresa, con Taremi, l’Inter ha portato l’assedio all’area genoana, come fosse in svantaggio in una finale. Per uscire dall’angolo Vieira ha inserito giocatori offensivi: Ekuban, Cornet e Messias. Come a dire, voglio vincerla. Ma nel miglior momento genoano prima Barella ha colpito l’incrocio dei pali — 23° legno stagionale per l’Inter — e poi Lautaro ha segnato. Dopo i tre fischi, Inzaghi è corso ad abbracciare la famiglia. La sua Inter, unica italiana in Champions, vuole tenersi il Tricolore sul petto. Il Napoli è avvisato", si legge.
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