FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

news

Inter, il Toro non può mancare. Ottimismo, una cosa ha sorpreso i nerazzurri all’andata

Inter, il Toro non può mancare. Ottimismo, una cosa ha sorpreso i nerazzurri all’andata - immagine 1
Si gioca questa sera il ritorno della semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona dopo il 3-3 della gara d’andata
Andrea Della Sala Redattore 

L’Inter si prepara alla sfida più importante dell’anno. Questa sera a San Siro arriva il Barcellona. La posta in palio è altissima: ci si gioca l’accesso alla finale di Champions League. Inzaghi recupera Lautaro, ma perde Pavard.

“Il Toro vuole esserci e il suo corpo gli ha detto che non può mancare la partita più importante dell’anno — almeno finora — dopo essere uscito a Barcellona poco prima dell’intervallo. Niente da fare invece per Pavard ma, a differenza del francese che ha lasciato il ritiro per il dolore alla caviglia, Lautaro si è allenato bene e sarà titolare, salvo sorprese dell’ultimo minuto”, scrive il Corriere della Sera.


Inter, il Toro non può mancare. Ottimismo, una cosa ha sorpreso i nerazzurri all’andata- immagine 2

“Quello che ha davvero sorpreso i nerazzurri, e dà loro fiducia, è la friabilità della difesa catalana in campo aperto e sui piazzati. E il fatto che Flick, oltre a Balde che è il suo difensore più rapido, abbia perso anche Koundé, è un vantaggio per l’Inter. Inigo può spostarsi sul lato di Dumfries al posto del disastroso Martin e al centro con Cubarsí ci sarà Araujo.

Inter, il Toro non può mancare. Ottimismo, una cosa ha sorpreso i nerazzurri all’andata- immagine 3

Il 18enne Cubarsí è considerato dalle malelingue catalane il raccomandato del presidente Laporta e all’andata, a parte un salvataggio su Thuram, ha trasmesso poca sicurezza: Inzaghi ha studiato Atletico-Barcellona, semifinale di Coppa del Re, ma soprattutto il ritorno di Dortmund-Barcellona (3-1), in cui i tedeschi hanno fallito tante occasioni da gol, attaccando a ripetizione la linea catalana. Il piano è attrarre un marcatore con Lautaro, per liberare Thuram in profondità. E viceversa. Con Dumfries a supporto a destra, l’Inter ha dimostrato di poter sfondare. La chiave, come, ha detto Inzaghi, è uscire meglio e con più frequenza dal pressing, con il pallone tra i piedi: i margini per farlo ci sono e Calhanoglu è fondamentale”, aggiunge il quotidiano.