L'epilogo felice arriva dopo il disorientamento generato da un altro magnifico colpo di testa, di Piccoli, indisturbato su cross di Augello. Sommer si arrabbia coi compagni (una rarità) mentre Inzaghi resta impietrito. Il motivo è semplice, perché dopo un primo tempo di grande intensità e di alta qualità e dopo le avvertenze dispensate nell'intervallo, tutto poteva pensare il tecnico interista tranne che di vedere la partita subito riaperta. Ma le punture di spillo, servono a tenere alta la giusta tensione, a non sentirsi «ingiocabili» e al di sopra di ogni errore: anche sul 3-1 serve un gran salvataggio di De Vrij sulla linea, ancora su Piccoli".
"Il ghiaccio su cui pattina l'Inter ogni tre-quattro giorni è sempre più sottile, ma ciò non toglie che per lunghi periodi i nerazzurri si godano il frusciare delle lamine, i movimenti, la tecnica. E in questa sorta di godimento collettivo (ieri con la maglia in onore di Vale Rossi), i nerazzurri somigliano alla versione dell'aprile 2023, quando iniziò la cavalcata verso Istanbul e dell'aprile 2024, con la seconda stella ormai alle porte. Vero che il fascino delle analogie può fuorviare, ma questa Inter è una squadra in missione: ciò non significa che andrà tutto per il verso giusto, le variabili sono tante, ma significa che Inzaghi è arrivato pronto al momento giusto".
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