Il legame tra passato e presente si riflette nel senso di appartenenza trasmesso da veterani come Javier Zanetti, oggi vicepresidente, ai nuovi arrivati. Proprio come accadde nel 2010 con i campioni del Triplete, oggi sono Barella e Bastoni a incarnare e diffondere quei valori, formando un’ossatura italiana che si rivela sempre più fondamentale nelle serate europee.
L’atmosfera del dopo partita ha raccontato un altro spaccato significativo: Barella, anziché godersi la vittoria, è corso all’Arena di Milano per tifare il Cagliari Primavera dell’amico Pisacane, festeggiando con lui in campo dopo la vittoria contro il Milan. Un gesto che racconta molto del carattere del centrocampista sardo, ma anche della compattezza emotiva di questo gruppo.
Mercoledì prossimo, nella gara di ritorno a San Siro, l’Inter andrà a caccia di un altro tabù: mai era riuscita a battere il Bayern in casa nei quattro precedenti. Il vantaggio c’è, ma la missione è ancora tutta da completare. L’Ital-Inter ha però dimostrato di avere mezzi, cuore e mentalità per continuare a sognare.
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