"È per questo che il guardioliano Torrent, 62 anni, è stato chiamato solo un mese fa a salvare la rotta, giusto in tempo per il Mondiale: tra il 2007 e il 2018 è stato un consigliere di Pep tra Barcellona B, Barcellona, Bayern e City. Ne ha condiviso l’ascesa, ha assorbito le idee del maestro e le ha rielaborate nella nuova vita da capo allenatore al New York City, al Flamengo e al Galatasaray prima di arrivare in Messico, all’Atletico San Luis, con cui ha vissuto l’intera ultima stagione. In questo esordio attesissimo, a tranquillizzare l’allenatore catalano ci sarebbero i gol del capocannoniere stagionale, German Berterame, argentino con cittadinanza messicana, l’esatto contrario del Bebote milanista Gimenez, 22 reti in 41 presenze".
"E anche quel po’ di talento sparso setacciato in Europa: l’eterno Sergio Ramos, all’ultimo canto di una carriera leggendaria, è il simbolo dell’intero club in soli cinque mesi di militanza, ma l’occhio lo ruba spesso Sergio Canales, centrocampista offensivo di grana fina e promessa mai compiuta davvero del calcio spagnolo. In rosa anche due ex Siviglia, il mediano Oliver Torres e la punta Lucas Ocampos. Quest’ultimo, tra Milano e Genova, lo ricordano bene senza strapparsi le vesti: Ocampos è passato dal Milan e dal Genoa tra 2016 e 2017, segnando la miseria di tre reti con il Grifone, nulla più. A piantare la bandiera messicana, il 37enne centrale Hector Moreno, veterano della nazionale che ha giocato pure nella Roma, e Jesus Corona, il “Tecatito” (dalla famosa cerveza messicana Tecate), passato da Siviglia e Porto come mediano tuttofare: a 32 anni continua ad andare a tutta birra", analizza Gazzetta.
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