Se la finale di Champions del 31 maggio si avvicina ogni giorno di più, col suo carico ansiogeno di attesa mista a speranza, davanti ai nerazzurri si ripresenta subito questo strano campionato, che può regalare un cambio di scenario come nei veri thriller. La domenica interista sarà, comunque, vissuta su due binari. Da un lato Simone aspetta pacchi regalo da Parma, dall’altro cerca un sorpasso disperato battendo in casa la Lazio. Per questo secondo evento, necessario anche solo per continuare a crederci fino all’ultimo atto del campionato, il tecnico nerazzurro ritrova la compagnia al completo, escluso l’unico che fa un percorso a sé. Lautaro, si sa, è un pianeta diverso dagli altri alla Pinetina, sia per l’importanza catartica che ha nel gruppo sia perché il recupero al flessore sinistro, di nuovo indolenzito dopo la semifinale di ritorno, è necessariamente più lento. Per l’ultima stagionale a San Siro e per il tutto per tutto scudetto ci saranno anche i tre usciti con più cicatrici dalla Champions: Benji Pavard, ormai senza dolori alle caviglia, più Davide Frattesi e Henrikh Mkhitaryan, guariti dai rispettivi affaticamenti. Il francese, l’azzurro e l’armeno si aggregheranno definitivamente oggi, mentre ieri erano ancora a metà, un po’ di qua e un po’ di là. Un po’ si allenavano con i compagni e un po’ da soli, ma i tempi per il rientro sono rispettati: ci saranno tutti e tre contro la Lazio, anche se in panchina.
"Bisogna iniziare a scaldare i motori in vista della finale, ma nello stesso tempo urge presentarsi al massimo possibile per la sfida con la Lazio, tutt’altro che scontata. Il livello si alza rispetto alle ultime due. Nel momento decisivo, però, l’assalto diventa collettivo e anche per questo Inzaghi è intenzionato a usare di nuovo il totem Thuram con Taremi, a impiegare due terzi del centrocampo (Barella più Calha), a sfruttare sugli esterni Dumfries e Dimarco. A latere, si riflette se far riposare Bastoni, costretto a spremersi a Torino. Poi sul lago di Como, qualunque sia la classifica in quel momento, si allargheranno le prove generali: il duello col Napoli è il presente, ma il Psg un futuro così prossimo che è già alle porte", aggiunge il quotidiano.
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