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CorSera – Inter non brillante, vittoria più di nervi che di qualità. Lautaro…

Fabio Alampi Redattore 
I nerazzurri soffrono e faticano per imporsi contro il Genoa, ma conquistano 3 punti fondamentali per mettere pressione al Napoli

È servito un guizzo di Lautaro Martinez sugli sviluppi di un calcio d'angolo per regalare all'Inter il successo contro il Genoa. Una vittoria sofferta, come racconta il Corriere della Sera:

"Per qualche insondabile motivo Lautaro non aveva mai segnato al Genoa in sette occasioni. Ma non è per questo che l'argentino dopo il gol cerca di arrampicarsi sulla balaustra della curva, rischiando anche di farsi male: in un colpo solo l'Inter ritrova la testa del suo bomber, che devia un corner di Calhanoglu da sinistra, e riassapora anche la testa della classifica per una notte, in attesa della partita di mezzogiorno del Napoli. Ma a spiegare il senso di liberazione del Toro c'è — ancora di più — una partita nella quale il capitano, disastroso con la Juve sei giorni prima, è tra i pochi a giocarsela fin da subito con lo spirito giusto: per ritrovare cioè i tre punti, dopo averne collezionati solo quattro nelle ultime quattro partite e per mettere pressione alla squadra di Conte, a una settimana dallo scontro diretto del Maradona".

"L'Inter non è ancora brillante, anche se nel finale va più volte vicina al raddoppio (Leali stoppa Lautaro, Taremi non si sblocca) e raccoglie una vittoria simile a quella contro la Fiorentina di due settimane fa: più di nervi, che di qualità, ma comunque di capitale importanza in questo snodo trafficatissimo. I cambi stavolta aiutano Inzaghi, anche perché dalla panchina si alza Calhanoglu, mentre Zielinski sembra pronto al sorpasso su Mkhitaryan. Discorso diverso in attacco: Thuram si curerà la caviglia per esserci a Napoli, ma né Taremi né tantomeno Correa riescono a ridurre il divario".

"Il resto della truppa conferma un certo senso di fatica, forse acuito dagli allenamenti extra di queste due settimane: Dimarco azzecca pochi cross, Mkhitaryan perde palloni pericolosi (e da diffidato, viene graziato da Piccinini). In regia Asllani è timido e il pallone gira troppo lentamente".