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GdS – Inter ha seguito i piani già scritti, senza annusare l’aria. Nuova sfida per Inzaghi

GdS – Inter ha seguito i piani già scritti, senza annusare l’aria. Nuova sfida per Inzaghi - immagine 1
Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport viene analizzato il parei dell'Inter a Parma e la gestione delle forze da parte di Inzaghi
Andrea Della Sala Redattore 

Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport viene analizzato il parei dell'Inter a Parma e la gestione delle forze da parte di Inzaghi:

Più che uno schianto, è un progressivo erodersi di energie e leadership quello che affossa l’Inter nel secondo tempo di Parma e la consegna a una domenica di rimpianti e ansia crescente. Perché se già con l’Udinese, a segno sempre con un gol da fuori area e con Sommer sempre protagonista, era stato faticoso tenere il risultato, a Parma l’Inter non riesce a difendere due gol di vantaggio. Difficile non parlare di 10 minuti di blackout. L’Inter cede dopo i cambi pensati per dosare le forze da Simone Inzaghi (in tribuna) e realizzati dal suo vice Farris, ma che si rivelano dagli effetti nefasti: Lautaro (con Calha) esce sul 2-1 e nonostante la mossa fosse prevista e concordata fa capire che non gli pare il caso viste le circostanze, con un Parma che sta prendendo coraggio grazie anche alle scelte di Chivu e con già fuori Bastoni e Dimarco (più Barella squalificato e Dumfries out per infortunio).


GdS – Inter ha seguito i piani già scritti, senza annusare l’aria. Nuova sfida per Inzaghi- immagine 2

È come se Inzaghi/Farris avessero preferito seguire piani già scritti, senza avere la sensibilità di annusare l’aria e il coraggio di improvvisare. Solo una spaccata sbagliata di Pellegrino nel finale evita che il mood degli interisti precipiti dal sogno triplete all’incubo di un finale di stagione di tormenti, ma l’occasione buttata per mettere pressione al Napoli (domani alle prese con un impegno a dir poco complicato a Bologna) resta in ogni caso clamorosa. Di quelle destinate a tormentare molte notti, se Conte, a sua volta squalificato, invece dovesse scavallare l’ultimo ostacolo sulla carta veramente impegnativo e portarsi a -1. La sfida per Inzaghi, visto che le rotazioni con questo calendario e questi impegni sono inevitabili, è questa: preservare le energie mentali al pari di quelle fisiche. E assicurare un minimo garantito di personalità in ogni momento. Nessuno pensa sia facile ma è quanto occorre per proseguire sui tre fronti. Nei cambi non basterà più avere riguardo alla stanchezza ma anche al contributo di leadership che chi entra e chi esce è in grado di dare.