La pesante sconfitta per 5-0 contro il Psg ha aperto un'importante riflessione in casa Inter sul futuro di Simone Inzaghi. Il club si trova ora davanti a una scelta cruciale: continuare con lui o avviare un nuovo ciclo. La decisione è urgente, soprattutto in vista dell’imminente Mondiale per Club.


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Inter, post Inzaghi: Ausilio ha sempre avuto in mente un nome. Dirigenza e Oaktree d’accordo su…
"Roberto De Zerbi è il nome che Ausilio ha sempre avuto in mente per il futuro della panchina dell’Inter. Il direttore sportivo nerazzurro stima tantissimo il tecnico del Marsiglia e non è escluso che un tentativo possa farlo. Tuttavia, si tratterebbe di una mossa quasi disperata visto che l’ex Sassuolo ha già comunicato e promesso ai francesi di continuare ancora per un anno".
"E allora attenzione a Fabregas, altro nome che intriga parecchio, sia per filosofia calcistica che per status. Dovessero dire addio a Inzaghi, infatti, dirigenza e proprietà sembrano d’accordo nell’individuazione di un allenatore giovane ma emergente. Un tecnico che conosca la Serie A e che sia immediatamente in grado di fondersi con quelle che attualmente sono le esigenze del club, inteso anche come gruppo squadra", si legge su Libero.
"Attenzione, però, perché anche la strada che porterebbe allo spagnolo sarebbe tutt’altro che agevole e si renderebbe necessario uno scrupoloso lavoro di diplomazia al fine di liberarlo dal Como, ammesso che Fabregas dovesse accettare. Tra oggi e domani l’Inter è chiamata a comunicare la propria posizione in merito a Inzaghi. La verità è che si è venuto a creare un pre e un post Psg. Prima che l’arbitro Kovács fischiasse l’avvio delle ostilità, l’Inter desiderava a tutti i costi trattenere il proprio allenatore. Un’aspirazione maltrattata e rovinata da una prestazione che vista la portata non può essere considerata fine a se stessa e che deve invece rientrare in una valutazione ben più profonda".
(Libero)
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