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CorSera – Non è la prima volta che l’Inter entra in campo con presunzione. Inzaghi dovrebbe…

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Il Corriere della Sera analizza le vittorie in rimonta di Inter e Milan
Gianni Pampinella Redattore 

Il giorno dopo le vittorie in rimonta di Inter e Milan contro Monza e Lecce, dalle colonne del Corriere della Sera, Arianna Ravelli ha analizzato le gare delle due milanesi. "Lo 02 è il prefisso che sveglia Milano. Sotto di due reti in modo abbastanza sorprendente (almeno per i nerazzurri, ché la difesa rossonera ha abituato a tutto), Inter e Milan ne fanno tre (più un palo a testa), si salvano la serata ed evitano conseguenze nefaste sui rispettivi cammini".

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"Il Milan si è risparmiato un altro probabile cambio di allenatore, ma il suo tempo resta un tempo liquido e vuoto, che andrà riempito di senso da qui al 25 maggio causa stagione ormai compromessa. Mentre quello dell’Inter è tutto sostanza, con ogni minuto decisivo, anzi vitale sulla strada del treble, come dice Inzaghi. Che forse però dovrebbe smettere di dirlo ai suoi, che già (Mkhitaryan dixit) si considerano ingiocabili, e non è la prima volta che entrano in campo con presunzione: questa volta è andata bene, ma così, anche l’ultima in classifica può dare fastidio".


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"Dall’altra parte, anche nelle giornate che si aggiustano, il tifoso milanista non può non aspettare con ansia la fine di una stagione che lo ha già costretto a vedere di tutto. La pantomima del comunicatore dell’allenatore che comunica all’insaputa di chi lo paga era stata la penultima scena. L’ultima è la gara a Lecce di ieri dove, ai soliti orrori difensivi, sono seguiti 20’ di buona qualità: il timore è restare in una lunga agonia, perché questo Milan ha già sprecato ben altre illusioni di svolta (su tutte la rimonta a Riad proprio sull’Inter) e questa vittoria contro l’ex Giampaolo è stato il risultato di una buona dose di episodi casuali".

(Corriere della Sera)