- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
news
Getty Images
Ventidue gol nelle prime otto partite stagionali. Non c'è che dire: era difficile immaginare un inizio migliore da parte dell'attacco dell'Inter. E il bello, come scrive la Gazzetta dello Sport, è che alla realizzazione non contribuiscono solo gli attaccanti: le reti arrivano da tutti i ruoli. Scrive la rosea:
"A questo risultato collettivo non si arriva soltanto per talento o per generosità del quadrumvirato offensivo: dietro agli attaccanti, ci sono tutti gli altri simboli della nuova Inter verticale. È una squadra che guarda in su, la palla arriva davanti presto, grazie anche a questo Calhanoglu old style: il turco ha ritrovato il piacere della battaglia in mezzo al campo e ha conservato la solita abitudine felice in zona gol (già due centri)".
"Ha segnato una volta pure il Barella bifronte, mezzala e all’occorrenza regista, senza scordare l’apporto delle fasce tentacolari: Dumfries avrà pure sbuffato per una sostituzione prematura contro la Cremonese, ma ha già in attivo un altro paio di reti, proprio come Dimarco, smunto nel fisico e impiegato più a lungo. In fondo, la fabbrica del gol che ha aperto Chivu ha diversi operai, ma un solo proprietario, l’uomo che sta in panchina".
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA