Inter, i quarti del Mondiale valgono mezzo Bonny. Chivu ci ha preso gusto, raggiunti 4 obiettivi

Chivu si è calato a pieno nella dimensione Inter. Se inizialmente il Mondiale serviva per conoscere meglio il gruppo e per farsi conoscere meglio, ora il tecnico vuole andare avanti il più possibile in questa importante competizione.

"Lo sguardo fisso sul terreno di gioco, entrando ieri sul campo del centro di allenamento del Charlotte Fc. La voglia di non tralasciare nulla. Ma allo stesso tempo di non perdere mai il gusto della battuta, di una chiacchiera con chi scruta da lontano. E poi i confronti praticamente senza soluzione di continuità con il suo staff, che ha una stanza apposita allestita dentro l’hotel, piena uptown di Charlotte, con computer sempre accesi, pieni di dati sugli allenamenti e le partite svolte, ma anche sugli avversari. E così, anche le squadre dell’altro mondo spaventano meno, pure il Fluminense di oggi. Solo che stasera è tutto diverso. È la prima partita a eliminazione diretta della carriera da allenatore di Chivu, almeno a livello professionistico. E quindi ci sono aspetti diversi, inediti, da valutare. E c’è pure la voglia crescente di fare bene, perché a vincere si prende sempre gusto", sottolinea La Gazzetta dello Sport.

"Giusto per dare un riferimento economico: stasera l’Inter può pagarsi mezzo Bonny, qualificarsi ai quarti vale 12,2 milioni di euro. Ecco, fin qui i soldi. Ma poi c’è l’aspetto sportivo e motivazionale. Ora l’Inter è stuzzicata, da questo Mondiale. Non è più (solo) un impegno, ma un’occasione. Per conoscersi e per vincere, dopo che tutti i trofei stagionali sono svaniti. È come se la partita con il River avesse segnato un confine: oltre quello, c’è la voglia di arrivare a giocarsi un’altra partita contro Guardiola e di rimisurarsi a quelle altezze. O, in alternativa, anche di incrociare nuovamente Inzaghi. Chivu è riuscito già a centrare almeno 4 grandi obiettivi. Il primo: far vedere qualcosa a livello tecnico e tattico di differente rispetto al passato. Il secondo: aver fatto ritrovare il sorriso ai protagonisti. Il terzo: aver dato spazio ai giovani, cambiando il destino di Pio Esposito. Il quarto: aver già innestato nuovi principi in termini di condizione fisica. I contrattempi di questi giorni altro non sono che la coda di quanto accaduto la scorsa stagione", si legge su La Gazzetta.