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Il derby finisce 1-1, apre. Reijnders chiude De Vrij nel recupero del secondo tempo. L'Inter ha avuto tante occasioni: tre i gol annullati, tre i pali colpiti dai nerazzurri prima del pareggio allo scadere del difensore olandese.
"Soltanto all’ultimo assalto, quando anche il più ottimista dei tifosi si sta rassegnando, l’Inter riacciuffa il Milan. Un pari dopo sette vittorie consecutive in trasferta senza un gol subito. Quello di Reijnders, al tramonto del primo tempo, è uno schiaffo che colpisce in faccia la squadra di Inzaghi, generosa ma senza quello che serve a vincere le partite: il fuoco dentro. Sembra quasi che Lautaro e i suoi compagni giochino come il gatto fa con il topo, ostentando la propria superiorità tecnica. L’Inter è più forte e tale si sente, ma a volte la convinzione si trasforma in superficialità", scrive il Corriere della Sera.
"L’Inter rischia la beffa. De Vrij pareggia il conto tre minuti dopo il novantesimo di una partita che sembra stregata. Prima del pareggio, propiziato dall’ultimo arrivato Zalewski e favorito dalla dormita colossale di Chukwueze, ai nerazzurri erano stati annullati tre gol e soprattutto avevano colpito tre volte il palo alla sinistra di Maignan nell’ultimo quarto di partita: prima Bisseck, poi Thuram e infine Dumfries. Sempre di testa. Inzaghi quasi non ci crede. C’è anche un rigore che né l’arbitro Chiffi in campo, né Di Paolo alla Var vedono, un intervento di Pavlovic su Thuram, a rendere surreale il pomeriggio nerazzurro. Il pari è una liberazione. Festeggiato come il pareggio della Roma, che frena il Napoli all’Olimpico, sempre nel recupero. L’Inter poteva precipitare a meno 6 da Conte e invece si trova a meno 3, come prima di questa giornata, con l’occasione di agguantare la capolista giovedì a Firenze, nel recupero della partita che nessuno dimenticherà per il malore di Bove. Scampato pericolo", aggiunge il quotidiano.
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