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Inter, Inzaghi ha un segreto sinistro. Un triangolo che risucchia gli avversari

Inter, Inzaghi ha un segreto sinistro. Un triangolo che risucchia gli avversari - immagine 1
Dalla corsia mancina nascono molti dei gol segnati dalla squadra di Inzaghi. E quando non c'è Dimarco, ci pensa Carlos Augusto
Andrea Della Sala Redattore 

Dalla corsia mancina nascono molti dei gol segnati dalla squadra di Inzaghi. E quando non c'è Dimarco, ci pensa Carlos Augusto, autore dei due assist per i due gol che hanno regalato la vittoria dell'Inter a Monaco.

Inter, Inzaghi ha un segreto sinistro. Un triangolo che risucchia gli avversari- immagine 2

"L’Inter sta facendo qualcosa di sinistra, e non solo dalla rivoluzione bavarese. Pende da quel lato per scalare le montagne, non una bensì tre, tra Italia ed Europa. Nella sera di gala contro il Bayern ha pure rinunciato a Federico Dimarco, il mancino più importante di tutta la compagnia, senza che nessuno se ne sia accorto. Anzi, il Bayern e l’Europa hanno scoperto quanto sia tagliente anche il piede sinistro di Carlos Augusto e quanto il brasiliano possa reggere l’urto nel fisico e nella corsa contro qualsiasi rivale di fascia. Di Bastoni, invece, nessuno sarà certo stupito: nelle cancellerie continentali il nome del difensore di Inzaghi è segnato in rosso da tempo. Anche all’Allianz Arena l’azzurro era uno e trino, partiva difensore, diventava mezzala e poi sfumava sull’esterno. Se si aggiungono i movimenti sincronizzati di Mkhitaryan, ecco spiegato come l’Inter faccia sparire la concorrenza: sul centro-sinistra c’è un triangolo che risucchia gli avversari, neanche fossero le Bermuda. È pericoloso, soprattutto adesso che dall’altro lato non c’è Dumfries a tiranneggiare", spiega La Gazzetta dello Sport.


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"La macchina assemblata da Simone ha salda guida a sinistra, al punto che, su 95 reti totali, 33 sono arrivate con azioni di vario tipo costruite sul fronte mancino. Più di una su tre. Ci sarebbero pure un paio di rimesse laterali partite da quel lato, a San Siro contro l’Atalanta, grazie alle mani di Bastoni come fionde, e un gol olimpico, direttamente da calcio d’angolo, timbrato da Asllani in Coppa Italia contro l’Udinese. Il grosso del bottino, però, è manovra articolata, studiata nel dettaglio, con assoluta fedeltà al manuale di Inzaghi. Scambi di posizione, sovrapposizioni e combinazioni in velocità nel turbinio mezzala-difensore-esterno. Ormai tutti danno del “demone” a Simone, che non disdegna certo il nomignolo, e la sua più pericolosa stregoneria prende forma proprio quando a sinistra stanno insieme Bastoni, Mikhi e Dimarco. Quest’ultimo è la freccia più aguzza, il re degli assist: tra quei 35 gol, 8 nascono da passaggi diretti del numero 32, molti per la gioia della ThuLa. Senza contare le azioni comunque partite da una sua giocata laterale. In tema di assist, il polifunzionale Bastoni arriva invece a 3, uno in più di Carlos Augusto, eroe di Baviera", aggiunge Gazzetta.