Lo studio del CIES tra il marzo 2024 e il marzo 2025 esalta l'estremo difensore svizzero del club nerazzurro
Nel calcio, il portiere è spesso una figura solitaria, sotto i riflettori nel bene e nel male. Porta sulle spalle il numero 1, simbolo di chi per primo paga le conseguenze, come scriveva Eduardo Galeano. Ma allo stesso tempo, quando tutto funziona, è anche il primo a essere acclamato come eroe.
È questo il caso di Yann Sommer, protagonista assoluto nella sfida di Champions League contro il Bayern Monaco, dove ha sfoderato una prestazione monumentale, culminata con sei parate decisive. Una serata che lo ha confermato come figura centrale nel progetto nerazzurro, capace di ribaltare i giudizi e far dimenticare le critiche del recente passato.
Sommer è arrivato all’Inter nell’estate del 2023 dopo un’esperienza breve e poco brillante con il Bayern Monaco. Giunto in Baviera a gennaio dello stesso anno per sostituire l’infortunato Neuer, era stato tra i protagonisti negativi dell’eliminazione ai quarti di Champions contro il Manchester City. Un’esperienza difficile che però non ha scoraggiato i dirigenti interisti, i quali hanno visto nel portiere svizzero un profilo ideale per completare il mosaico tattico di Simone Inzaghi. La scelta si è rivelata vincente, come sottolinea il Corriere dello Sport: già in campionato Sommer aveva brillato contro Udinese e Parma, salvando il risultato in più di un’occasione.
Le prestazioni del numero uno nerazzurro non sono passate inosservate nemmeno a livello internazionale. Secondo uno studio diffuso dal CIES Football Observatory, Sommer è stato il secondo miglior portiere al mondo tra marzo 2024 e marzo 2025, dietro soltanto a Gianluigi Donnarumma. L’analisi, che tiene conto delle parate effettuate in confronto a quelle attese su base statistica, vede Donnarumma primeggiare con un impressionante +4,40%, seguito dallo svizzero a quota +3,83%. Numeri che confermano ciò che il campo ha già raccontato: Sommer non solo para, ma incide, costruisce, determina.