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L’Inter una battaglia l’ha già vinta. Gli ordini di Inzaghi alla squadra. C’è un dato che…

Gianni Pampinella Redattore 
Da ieri i nerazzurri sono in ritiro alla Pinetina e oggi sbarcheranno in Baviera

Per l'Inter la gara di domani non è più solo un sogno, è diventato un obiettivo concreto e reale. La seconda finale di Champions League in tre anni per l’Inter di Simone Inzaghi ha un sapore diverso rispetto a quella contro il City. A differenza del 2023, quando la corsa fu agevolata anche da un sorteggio benevolo, stavolta la squadra nerazzurra è arrivata in finale eliminando Bayern e Barcellona, squadre candidate alla vittoria finale.

"Proprio la consapevolezza alleggerisce l’animo dei discepoli di Simone, che da ieri sono in ritiro alla Pinetina e oggi sbarcheranno in Baviera. La battaglia del tifo l’Inter l’ha già vinta: saranno 40 mila i nerazzurri che riempiranno Monaco con i colori dell’allegria e la voglia di festeggiare un’impresa 15 anni dopo Mourinho. C’è un dato che accompagnerà i nerazzurri in Germania ed è il miglior biglietto di presentazione possibile. Un numero scarno, ma pesante come un macigno. Nella nuova Champions, l’Inter è stata sotto nel punteggio solo 15 minuti. Quindici su oltre 1260 di partite, lotta e sofferenza", sottolinea il Corriere della Sera.

"Un dato che, meglio di qualsiasi altro, racconta di che pasta sono fatti gli uomini di Simone: solidità, grinta, ferocia. Una squadra di ferro, che non si scompone mai e reagisce alle difficoltà. Quindici minuti suddivisi in tre gare. I primi 4 sono quelli del recupero a Leverkusen, nel giorno dell’unica sconfitta, ancora nel maxi girone, maturata al novantesimo. Poi altri 6 a San Siro, contro il Bayern, tra il gol di Kane che aveva illuso i tedeschi e la risposta di Lautaro. Gli ultimi 5, sempre a San Siro, contro il Barcellona, il momento più brutto, dalla rete di Raphinha al pareggio miracoloso di Acerbi con nel mezzo il palo di Lamine Yamal perché le grandi squadre sono accompagnate anche dall’indispensabile fortuna. E ora proprio il totem Acerbi racconta che quella emozione forte e incancellabile non gli basta: «Vogliamo la Coppa».

"Un pensiero condiviso con la gente. La Milano nerazzurra è pronta. L’invasione della Germania avverrà con ogni mezzo: aerei, pullman, soprattutto l’auto vista la distanza da percorrere in poco più di sei ore. In finale ci va una squadra pronta, che sa cosa vuole e come ottenerlo. Un manipolo di guerrieri. Nessuno dimenticherà l’epica della doppia sfida con il Barcellona. Ora però serve un gran finale".

(Corriere della Sera)