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Inter, il settore giovanile sorride. Da Topalovic a Cocchi: tutte le gemme nerazzurre

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Il settore giovanile più vincente d’Italia - con Massimo Tarantino al timone - ha aggiunto il trentesimo scudetto alla collezione
Andrea Della Sala Redattore 

Il settore giovanile più vincente d’Italia - con Massimo Tarantino al timone - ha aggiunto il trentesimo scudetto alla collezione. Zanchetta, allenatore attento, ha plasmato una generazione che fa ben sperare. Anche in ottica seconda squadra.

"Alessandro Calligaris tiene la guardia alta coi suoi guantoni d’oro. Il numero uno dell’Inter Primavera arriva da Udine, patria di portieri: Zoff il faro cui ispirarsi. Vicario, Provedel, Meret, Scuffet le navi approdate in Serie A negli ultimi anni. Ale, classe 2005, quest’anno ha tenuto la porta inviolata in 13 occasioni su 33 partite. Ha inanellato 21 panchine in prima squadra e trascinato l’Inter fino ai quarti della Youth League neutralizzando il Bayern ai rigori. Il suo idolo è Samir Handanovic. Sembra destinato a essere il portiere titolare dell’Under 23", sottolinea La Gazzetta dello Sport.


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"Lì a sinistra spinge il diciottenne la cui storia si racconta sulla pelle. Matteo Cocchi, ragazzo del 2007, è il terzino mancino titolare. Un elogio all’affidabilità. L’Inter l’ha preso dalle giovanili del Bologna e l’ha portato ad Appiano. Vive con Leonardo Bovo e appena può fila via in stazione: «Sono cresciuto a Molinella, un paese vicino Bologna. Da piccolo andavo con mio nonno a vedere le partite». Plasmato in una famiglia di portieri, suo padre ha vinto uno scudetto Giovanissimi con il Bologna nel 1989. Il suo mancino l’ha portato a debuttare in Champions contro il Feyenoord e a catturare nomee. L’ultima è “il nuovo Dimarco”, per via del ruolo e del piede. «So quello che si scrive sui social, ma tendo a concentrarmi su me stesso». Quest’anno 5 gol e 7 assist in 36 partite. È legato all’Inter fino al 2027".

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"Il reparto coi fiori migliori. Il primo è Luka Topalovic, fantasista sloveno diciannovenne da 11 gol e 5 assist in 43 partite. Inzaghi gli ha regalato l’esordio a Como all’ultima giornata. Chi lo conosce bene e lo vuole proteggere scosta i paragoni come si fa con le tende quando la stanza ha bisogno di luce. «Kevin De Bruyne? Lo stile è quello, ma non esageriamo...». Matej Orazem, direttore tecnico del Domzale, ne aveva parlato così dopo averlo visto giocare la prima stagione da pro’. Luka è uno dei giocatori di maggior talento della squadra. Insieme a lui Giacomo De Pieri, 18 anni, esterno offensivo, una presenza tra i grandi contro il Monaco in Champions. Per lui 11 gol e 9 assist in 45 partite. Occhio anche in mezzo: qui brilla Thomas Berenbruch, 20 anni, due presenze in prima squadra. I compagni lo chiamano “Bellinbruch” giocando col suo cognome e il suo idolo, Jude. La prima volta che ha messo piede a San Siro aveva sei anni. Il debutto era questione di fede. Altri da tenere d’occhio: le punte Spinaccè, Mosconi e Lavelli, capitan Alexiou in difesa, Venturini e Mattia Zanchetta in mezzo, il figlio del mister. Il metronomo silenzioso che ha fatto girare la squadra tutto l’anno. Papà sarà stato fiero", analizza il quotidiano.