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Davanti a un grande regista come Spike Lee, l'Inter prosegue il suo cammino in Champions League. I nerazzurri hanno battuto il Feyenoord anche nel ritorno degli ottavi e adesso ai quarti dovrà affrontare il temibile Bayern Monaco. "L’Inter fa la cosa giusta, ripresentandosi nel G8 d’Europa dopo due anni di assenza: nel frattempo la Champions è cambiata, il traguardo vale di più sia a livello sportivo che economico, con 100 milioni di soli introiti Uefa già assicurati. Il panorama che la squadra di Inzaghi ha di fronte a sé però non è così diverso. L’avversario ai quarti (andata 8/9 aprile, ritorno 15/16) sarà il Bayern, che all’Inter evoca dolci ricordi di Triplete, ma è il 5° club dal fatturato più alto (l’Inter è il 14°), che è quasi il doppio di quello nerazzurro, come il monte-ingaggi", sottolinea il Corriere della Sera.
"Ciò non significa che, crescendo di condizione e ritrovando uomini chiave come Dimarco, l’Inter non possa sognare la semifinale: ma anche se è arrivato 12° nel maxi-girone e ha faticato per superare il Celtic nei playoff, quella affidata al belga Kompany non sembra una versione minore dei bavaresi. E ha rifilato 5 gol nel doppio confronto degli ottavi al Bayer Leverkusen".
"Thuram dimostra subito che il suo allenatore alla vigilia aveva fatto un po’ di pretattica, dipingendo una condizione non buona del suo attaccante, che da qualche settimana non si allena al meglio per un problema alla caviglia. Il destro all’incrocio del francese somiglia molto a quello segnato nel suo primo derby ed è la scossa che serve all’Inter per prendere di petto un avversario che pressa alto e concede spazi. Per il Bayern c’è tempo: domenica c’è la sfida scudetto con l’Atalanta e prima della Champions l’Inter giocherà anche con Udinese, Milan in semifinale di Coppa Italia e Parma. Fare la cosa giusta non sarà sempre così facile".
(Corriere della Sera)
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