"Una riga di prosa in mezzo ai due atti del poema col Barcellona nella semifinale di Champions League. Inter-Verona è stato quella che doveva essere: il fuggevole seguito della strabiliante andata del Montjuic e l’attesa del ritorno di martedì a Milano". Così il quotidiano La Stampa parla della vittoria contro l'Hellas per uno a zero con il pubblico di San siron che non ha dovuto soffrire troppo per ottenerlo. Asllani con il rigore ha sbloccato il risultato dopo pochi minuti e ha aiutato così la squadra a risparmiare energie per chi dovrà completare l'opera iniziata con il magnifico tre a tre dell'andata contro il Barcellona.
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La Stampa – Inter-Verona, una riga di prosa prima dell’altro atto del poema. Tattica e pretattica…

"L’avvio offre subito la sponda ideale per aumentare i minuti di riposo: spiana la strada il fallo di mano in area di Valentini che allarga il braccio per anticipare Frattesi. Manganiello viene richiamato al Var e assegna il rigore, trasformato da Asllani. Il Verona (un solo titolare italiano: il portiere Montipò) punge solo con Amin Sarr. Il ritmo diventa ancora più blando nel secondo tempo. Tutti osservano Lautaro nei palchetti a bordocampo per intuire segnali di un altro possibile recupero lampo, dopo quello di Thuram: «Proverà sicuramente a rendersi disponibile», spiega Farris. Tattica e pretattica si equivalgono prima degli eventi che trascendono l’ordinario", conclude il giornale torinese.
(Fonte: La Stampa)
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