Prima Vieira
—Il primo uomo, il primo ex interista da battere sarà Vieira. Mica facile: domenica al Maradona arriva il Genoa di Patrick, un camaleonte francese, un’icona del ruolo del centrocampista che ai tempi dello scudetto 2022-2023, nel corso della pausa per il Mondiale trascorsa in Turchia, strappò sorrisi e applausi a Spalletti: anche il suo Crystal Palace era in ritiro ad Antalya e i due si incontrarono. Vieira predestinato: c’era da aspettarselo, ma lo ha anche confermato. Non era facile. Quest’anno ha stravolto il Genoa: è arrivato a novembre con la squadra in caduta libera e ora è in pace col mondo. Salvo da un po’ e sereno grazie alla regolarità: 7 vittorie, 8 pareggi e 8 sconfitte nella sua prima da subentrato. Giocando un ottimo calcio, equilibrato e mai di rinuncia. Ha trasferito mentalità e personalità, è a 39 punti (+13 sulla terzultima): all’andata, sotto per 2-0, il Genoa sfiorò il pareggio a più riprese sbattendo addosso a Meret. La Serie A lo ha scoperto anche da allenatore e il suo nome comincia a essere accostato anche ai club nel giro delle coppe.
Poi Chivu
—Poi, nel penultimo weekend del campionato, la palla passerà a Chivu. Al Parma che il tecnico romeno, ex difensore rapido e tecnico, ha risollevato in 10 mosse: 2 vittorie, 6 pareggi, 2 sconfitte. Et voilà: Parma a 32, a +5 sul Lecce terzultimo e di certo il più lanciato del gruppo delle pericolanti verso la salvezza. Tra i colpi decisivi messi insieme da febbraio a marzo spiccano le vittorie con il Bologna e la Juventus e i pareggi contro Inter, Lazio e Fiorentina. Come a dire: voce molto grossa contro squadre che lottano per lo scudetto, la Champions e nelle coppe. Al Napoli serviranno calma e sangue freddo. E azzurro", si legge.
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