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Inter, è la vittoria di Inzaghi: Simone come il mago Herrera. E ora si ricordi Istanbul

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Seconda in finale in 3 anni per il tecnico dell'Inter. In finale troverà a Monaco una tra Arsenal e Psg impegnate stasera
Andrea Della Sala Redattore 

Criticato, ma ora osannato. Inzaghi si gode il momento: l'Inter è in finale di Champions per la seconda volta in tre anni. Un risultato incredibile. Allora perse immeritatamente col City, adesso attende a Monaco una tra Arsenal e Psg.

Inter, è la vittoria di Inzaghi: Simone come il mago Herrera. E ora si ricordi Istanbul- immagine 2

"Il Mago da lassù sarà orgoglioso. Perché serviva una magia, un incantesimo, qualcosa di sovrannaturale per vincere questa partita e prendersi la finale. Simone Inzaghi s’è ispirato a Helenio Herrera, sicuro. E quando s’è girato e ha visto Acerbi andare in attacco ha pensato che forse la mossa sarebbe stata giusta, ché star dietro non serviva più a nulla ormai. «E infatti non l’ha fermato nessuno, aveva ragione Francesco», ha raccontato l’allenatore. Il resto è storia. La leggeremo sui libri nerazzurri fra chissà quanti anni, questa partita. Inzaghi è l’uomo che ha portato l’Inter per la seconda volta in tre stagioni a giocarsi la coppa più importante che c’è. Ora il campionato fa meno male, il derby di Coppa Italia chi lo ricorda più", si legge su La Gazzetta dello Sport.


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Un ex presidente di Inzaghi amava raccontare che il calcio non è come le bocce, non conta mica arrivare vicino al risultato, conta solo alzare i trofei alla fine. Andatelo a dire a chi era a San Siro ieri sera, non vi darà mai ragione. Mai. Mai come le volte in cui Inzaghi s’è seduto in panchina ieri sera. “Salta con noi, Simone Inzaghi”, cantava la curva Nord alla fine della partita. E lui s’è messo a saltellare dalla gioia. E’ la vittoria di Inzaghi, questa, secondo allenatore della storia dell’Inter – dopo il Mago Herrera, appunto - a centrare due finali di Champions. 

"In questa Champions il tecnico sta trovando il gusto di eliminare i più forti, uno dopo l’altro. In 14 partite fin qui ne ha persa solo una, a Leverkusen. Ma ora c’è solo da sorridere. E poi da calibrare bene i prossimi 24 giorni. Quante cose si possono fare in 24 giorni? Una di sicuro: nutrirsi. Nutrirsi della voglia di rivincita dopo Istanbul, dopo una finale che ancora grida vendetta per come finì. Lo farebbe anche il Mago. E lo farà Simone", scrive Gazzetta.