La storia rema contro e alla scaramanzia, si sa, Inzaghi tiene parecchio. Ma questa volta sembrano esserci le condizioni per rompere le catene, i tabù e proseguire così, ancora più di slancio, nel complesso cammino verso un altro triplete nerazzurro. Inzaghi e l’Inter sanno che, quando si cerca di vincere tutto senza distinzione alcuna, esiste il rischio di rimanere con un mucchio di mosche in mano, ma club e allenatore sono così in sintonia da voler inseguire insieme il folle volo. Poi, comunque vada, si costruirà un domani sempre a misura di Simone. Allungare il contratto, che adesso scade nel 2026, è stato considerato sempre più o meno come una formalità.
I dettagli del nuovo contratto
"In teoria, la policy aziendale sarebbe quella di sempre: per il presidente Marotta e il ds Ausilio è meglio non iniziare una stagione con un tecnico in scadenza, così hanno sempre applicato ad Inzaghi dei rinnovi tattici annuali. Ma in questa stagione il mondo è cambiato una volta per tutte attorno a Simone, per questo è naturale lavorare su un orizzonte più lungo del solito: non solo il 2027, ma una importante opzione fino al 2028, con tanto di adeguamento di stipendio. Inzaghi era entrato ad Appiano in punta di piedi nel 2021 con una retribuzione di 4 milioni ed è cresciuto contratto dopo contratto, successo dopo successo: percepisce già 6,5 con lauti bonus legati ai risultati, 7 dovrebbe essere il prossimo cancello. Se arrivasse fino alla fine, starebbe seduto sette stagioni sulla stessa sedia, che a quel punto somiglierebbe più ad un trono. Ma, attenzione: basti pensare al Mago Herrera o a Mourinho, l’Inter incorona i suoi re solo se vincono anche in Europa", rivela Gazzetta.
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