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Condò: “Dalla tattica alla psicologia, Gasperini e Inzaghi a confronto”

Condò: “Dalla tattica alla psicologia, Gasperini e Inzaghi a confronto” - immagine 1
Il giornalista ha analizzato la sfida di questa sera e ha parlato di un confronto pieno di spunti
Eva A. Provenzano Caporedattore 

Sul Corriere della Sera, Paolo Condò parla di Atalanta-Inter come di uno scontro in cui la formazione di Inzaghi riesce sempre a fare meglio, risultati alla mano. "Gasperini gioca uomo contro uomo e ne ha fatto un mantra valido per tutta Europa, ma se c’è una squadra che andrebbe affrontata sempre a zona è l’Inter per la sua rodata capacità di ruotare gli uomini in campo mantenendo lo stesso assetto", si legge nel suo articolo.

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Analizzando le partite tra le due formazioni l'editorialista aggiunge: "L’Inter passa in vantaggio all’alba della partita, come se l’ordine di colpire preventivamente fosse il comandamento numero uno. Attorno a ogni calcio d’inizio, del resto, si svolge una partita mentale che dura 5 minuti e decide chi ha paura di chi. Le partenze sprint di Inzaghi questo sono, un piano inclinato verso il basso, e contro le squadre che in genere adottano lo stesso approccio chi colpisce per primo colpisce due volte. Il prezzo? Ti scopri. Ma se nelle sette gare in questione l’Atalanta è riuscita ad andare in vantaggio una volta sola, vuol dire che il rischio vale la pena".


Condò spiega però che se i grandi numeri sono favorevoli all'Inter ma nota che a Bergamo è sempre più complicata e combattuta ogni partita. Nel confronto in Supercoppa - spiega ancora il giornalista - Gasperini aveva messo in campo le riserve. "E questo è un aspetto della kryptonite interista: abituata alla superiorità fisica sulle rivali, l’Atalanta trova contro i campioni d’Italia (e contro l’Udinese, l’altra squadra «pesante» del torneo) un’opposizione a 360 gradi. E la soffre". 

L'Atalanta si trova in un punto in cui non si è mai trovata e ha la responsabilità di credere nel titolo: "Non era mai successo che a dieci partite dalla fine la vetta della classifica fosse così vicina, e siccome questo — per quanto negato — era un progetto fissato all’indomani della vittoria in Europa League, ciò che sta accadendo è emozionante ma non imprevisto". 

(Fonte: Corriere della Sera)