"Pari quasi in tutto: la miglior differenza reti consegnerebbe oggi all’Inter l’eventuale spareggio in casa, ma motivi di ordine pubblico potrebbero suggerire al governo lo spostamento a Roma. Non c’è una che meriti il titolo più dell’altra, hanno avuto su e giù, euforie e disillusioni. Una volata davvero mai vista. Il calendario offre più margini di speranza al Napoli. Ma il calendario non è tutto, altrimenti Conte non avrebbe fatto pari a Venezia e strappato un sofferto 1-0 al Monza. Il Napoli da tempo non incanta, sembra un po’ stanco, ma in McTominay ha il risolutore e in Lukaku l’arma tattica di sfondamento. L’Inter ha più oscillazioni: sperando che la storia non s’inverta a Barcellona, ce n’è una di Champions, potente, matura, consapevole della sua superiorità, e un’altra di campionato molto meno brillante. Forse anche una terza, quella da derby, al limite del comprensibile".
"L’Inter rischia di più contro la Roma che è prima nel ritorno: Ranieri crede al sogno europeo, di recente ha un po’ rallentato. Ma il Napoli affronta un Torino che corre dopo aver trovato formula e nomi nuovi per “dimenticare” Zapata. I nerazzurri proseguiranno con Verona, Torino, Lazio e Como, striscia complessa ma non terribile: soltanto Baroni è impegnato per un obiettivo. Il Napoli sembra messo meglio con Lecce, Genoa, Parma e Cagliari: i giallorossi di Giampaolo rischiano però di essere risucchiati nella zona “rossa”, vedremo se poi Chivu e Nicola saranno salvi oppure in lotta salvezza. Difficile sia per Inzaghi sia per Conte preventivare 15 punti. L’Inter ha il “problema” delle due partite di semifinale Champions in più, chissà se tre: un carico fisico, ma anche una potenziale molla psicologica", scrive Gazzetta.
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