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Altro che scudetti persi, Inzaghi rivendica seconda stella e miracoli Champions senza uno straccio di mercato

Redazione1908
C'è grande attesa, in casa Inter, per il vertice che vedrà protagonisti Simone Inzaghi e la dirigenza nerazzurra. Rilanciare o salutarsi?

C'è grande attesa, in casa Inter, per il vertice che vedrà protagonisti Simone Inzaghi e la dirigenza nerazzurra. C'è da prendere una decisione pesante: rilanciare o salutarsi? Simone Inzaghi, rivela il Corriere della Sera, è stanco di fare il parafulmine.

"Inzaghi non vuole passare per l’allenatore che ha perso tre scudetti e due finali di Champions, ma per quello che ha fatto l’impresa di arrivare due volte all’ultimo atto in Europa e che ha stravinto lo scudetto della seconda stella, portando in piazza mezzo milione di interisti, con una squadra che non poteva fare investimenti.

Nel calcio di oggi i risultati che contano non sono solo quelli sul campo: il prossimo bilancio dovrebbe essere finalmente in attivo e quando è arrivato Inzaghi il rosso era di 245 milioni.

È chiaro che non tutti i successi, sul campo e nei conti, sono merito esclusivo di Simone, ma non lo sono nemmeno tutti gli insuccessi: l’ultimo mercato estivo (per non parlare di quello di gennaio) non è stato quello di una squadra che puntava al Triplete.


Eppure con tre attaccanti di riserva dal rendimento modestissimo come Taremi, Arnautovic e Correa, Inzaghi ha giocato 59 partite, perdendo tutto, ma giocandosela fino in fondo. E soprattutto facendo guadagnare 200 milioni all’Inter in Europa. Senza contare che la stagione non è finita, perché il Mondiale per club vale fino a 100 milioni."